Recensione Scott Lumen 910: 2.000 km con un’eMTB leggera e silenziosa

2.000 km con una Scott Lumen 910.

Direi che sono abbastanza per condividere una recensione completa di questa eMTB leggera, progettata per offrire assistenza elettrica minimale e massima integrazione con l’esperienza muscolare. In questo articolo analizzerò i pregi, i difetti e la filosofia dietro questo modello, mettendolo a confronto con la Specialized Turbo Levo SL, mia precedente bici elettrica recensita qui.

Il cuore della Lumen: motore TQ-HPR50

La Scott Lumen 910 monta il motore TQ-HPR50, che rappresenta – secondo la mia esperienza – il miglior passo avanti nella tecnologia eMTB degli ultimi anni. Ho testato motori Bosch, Shimano e Specialized, ma nessuno è riuscito a offrire ciò che cercavo da tempo: il silenzio assoluto.

Prima di questa Scott, possedevo infatti una Specialized Turbo Levo SL, recensita qui, una bici sotto molti aspetti superiore alla Lumen, ma con un difetto enorme:

Il motore Specialized SL 1.1 faceva un casino infernale durante le pedalate, un sibilo micidiale nei boschi che non mi permetteva di godere appieno delle mie uscite.

E lo Specialized SL 1.1 era forse il motore più silenzioso, rispetto agli altri menzionati sopra, almeno nel 2023.

Avete presente quel rumore di sottofondo che producono i motori elettrici quando vi passano vicini? Lì per lì magari non ci fate caso, e pensate che sia la normalità. Ma non è normale passeggiare nei boschi e non udire nulla, se non il muggito soffocato e persistente di un motore che vi aiuta nella pedalata. Addio musica delle foglie al vento, degli animali che si nascondono nel sottobosco, delle ruote che macinano chilometri sulla terra. Avrete solo questo rumore fisso nel cervello, una barriera acustica permanente nelle vostre uscite domenicali.

Test comparativo: Scott Lumen vs Specialized Turbo Levo SL

Prima di acquistare la mia nuova bici, decido di fare qualche giro di test con una Scott Lumen 900, che il mio negozio di fiducia aveva in prova per farla scoprire ai suoi clienti.

Come base per il confronto utilizzo un giro fatto con la Turbo Levo, di circa 38km, 700m di dislivello e con una durata di 2 ore.

Faccio lo stesso giro con la Lumen, e poi di nuovo con la Turbo Levo, a parità di peso (il mio, 90kg), di forma fisica e temperature esterne. L’unica differenza è che la Scott pesa circa 3kg in meno della Specialized.

I due sistemi utilizzano diverse modalità di gestione del motore, ho avuto quindi qualche difficoltà a trovare impostazioni simili, alla fine ho fatto anche affidamento alla mia sensazione di stanchezza al termine di ogni giro, ed alla mia esperienza con questo tipo di bici.

Giro 1: cerco di seguire il percorso con la Scott Lumen, pareggiando il consumo della Turbo Levo.

Ho cercato di replicare il consumo energetico della Turbo Levo SL con la Lumen 910, ma per farlo ho dovuto abbassare drasticamente i watt erogati dal motore. Risultato: molto più sforzo percepito.

  • Turbo Levo SL: potenza media 114W, con picchi fino a 250W
  • Lumen 910: potenza massima erogata 60W

Giro 2: provo ad impostare la Turbo Levo per raggiungere lo stesso livello di fatica avuto con la Lumen.

Nel secondo giro provo ad impostare la Levo per raggiungere lo stesso livello di fatica avuto con la Lumen. Ho quindi abbassato l’assistenza della Turbo Levo, portando la potenza erogata media ad un valore simile alla potenza massima della Lumen.

I risultati parlano da sè, con una potenza media della Levo di 77w, superiore a quella della Lumen, ed una fatica percepita molto simile, la Levo ha consumato la metà della batteria rispetto alla Lumen.

Questi risultati sono del 2023, e nel frattempo ci sono stati aggiornamenti software delle bici che potrebbero aver cambiato le cose, ma non ho più la Turbo Levo, quindi non posso fare nuovi test a distanza di quasi 2 anni. Comunque se miglioramenti ci sono stati, non fatico a credere che siano a favore di Specialized, che ha un’APP fantastica e denota quindi la cura del marchio nell’insieme totale del prodotto.

Il tallone d’Achille: l’app TQ e-bike

Qui stendiamo un velo pietoso.

TQ e-bike, rispetto a Specialized Mission Control è indietro anni luce. Sembra un’app sviluppata solo perché Scott era obbligata a farlo, permette unicamente di fare aggiustamenti alla potenza e all’assistenza, e non ha neanche uno straccio di mappa per registrare il giro, inviando la telemetria su Strava o altri simili software. Dovete per forza acquistare un GPS con tecnologia ANT+ se volete registrare i vostri giri con la telemetria, oppure usare il telefono perdendo una marea di dati utili. Molto male.  

Una scelta incomprensibile, soprattutto considerando che l’app è sviluppata da GPS Tuner, lo stesso team dietro ad app ben più complete come quelle di Fantic.

Perché qui questa feature non c’è? Mi sembra una mancanza di focus su cosa serva ad una bici elettrica, da parte di Scott, e non provvedere ad un software decente per le sue biciclette è grave quanto dotarle di materiali scadenti. Per biciclette che partono da almeno 6.000€ oltretutto.

Scott Lumen 910: bici perfetta per chi è allenato

Alla fine dei test, ho scelto di acquistare la Scott Lumen 910, la versione dei poveri. Nonostante alcune mancanze software, l’ho preferita alla Levo per un solo motivo fondamentale: il silenzio.

Come la Turbo Levo, questa Lumen è una bici per persone allenate, poiché consuma molta batteria, e la batteria è molto ridotta. Per cui dovrete sempre viaggiare con assistenza molto bassa se volete fare giri di 3-4 ore e almeno 1300-1500 metri di dislivello.

In questi anni ho provato anche ad utilizzare la Lumen con le impostazioni di default, per capire come Scott abbia pensato di gestire i diversi parametri per l’utente medio che non smanetta con le impostazioni.

Il consumo di batteria, in modalità ECO, è estremamente elevato. Con il mio peso di 90kg, sono fortunato a raggiungere i 1000 metri di dislivello in tre ore. Pochissimo per quanto mi riguarda.

Il verdetto è quindi: promossa, con riserva. Silenziosa, leggera ed esteticamente bella, ma manca di dettagli nel software, il suo vero punto debole.

Pedalare con assistenza bassa: un’esperienza più autentica

Abbassare l’assistenza vuol dire che dovete faticare, e anche parecchio.

Normalmente esco insieme ad amici che hanno biciclette muscolari, e per adeguarmi al loro ritmo imposto la bici con assistenza al di sotto dei parametri preimpostati sull’APP TQ e-bike.

Quei numeri che vedete a fianco, si traducono così: Per ogni watt erogato dalle mie gambe, la bici mi assiste con un ulteriore 30%, fino ad un massimo di 102w.

Quindi se le mie gambe producono 100w, la bici mi assiste con altri 30w.

E’ un’esperienza molto simile a quella che si ha pedalando senza motore, ma con il pregio che non subirete mai strappi o sforzi improvvisi, perchè il sistema riesce a regalarvi una pedalata costante.

Le impostazioni di fabbrica sono assistenza al 100% e potenza massima 120w.

Confronto con altre eMTB

Nel corso degli anni alcuni miei amici hanno ceduto al fascino dell’elettrico, ed ho sperimentato i gradi di assistenza di eMTB diverse da Scott, con prezzi inferiori.

La principale differenza, anche qui, è nel software. Pagare di meno una bici, significa anche rinunciare a personalizzazioni del motore. La modalità ECO (o inferiore se esiste) in queste bici, non modificabile, è estremamente potente e non c’è modo di ridurla. Ecco che quando esco con altri amici che hanno una eMTB mi risulta veramente difficile stare al loro passo, se non aumentando l’assistenza della Lumen. Ma la Lumen ha 360Wh di batteria, mentre eMTB classiche sono tutte intorno ai 700Wh.

Aumentare l’assistenza, per una persona come me che pesa 90kg, significa ridurre drasticamente l’autonomia della bici, e nel mio caso non mi permette di percorrere giri di oltre 2-3 ore. Oltre al fatto che aumentare l’assistenza e renderla al pari delle altre eMTB significa anche faticare molto poco.

Va bene così però. Non vorrei mai abbandonare lo sforzo fisico che questo sport regala, pur sapendo che ho bisogno di un aiuto per rendere le mie uscite meno estreme come sforzo. Con le bici muscolari, che ho posseduto per diversi anni, soffrivo di crampi durante le uscite e tempi di recupero lunghissimi dopo aver terminato i percorsi, oggi con la Scott Lumen ho invece raggiunto il giusto equilibrio tra fatica e contatto con la natura.

Conclusioni: Scott Lumen 910, promossa con riserva

La Scott Lumen 910 è una bici elettrica che consiglio a chi:

  • Cerca una eMTB leggera e silenziosa
  • Ama ancora faticare in salita
  • Vuole un’esperienza il più simile possibile alla bici muscolare

Peccato per l’app TQ, che rappresenta un limite importante su una bici con un prezzo di partenza sopra i 6.000 euro. Ma per me, il silenzio vale tutto.