Sul cartello c’era scritto:
- Vietato entrare senza permesso
- Vietato entrare senza casco
- Attenzione ai serpenti
- Entrate a vostro rischio e pericolo
Peccato che abbia letto il messaggio solo dopo qualche ora, comodamente spaparanzato sul letto mentre riguardavo le foto del giro in bici.
Un giro bellissimo all’interno delle winelands, su percorsi di terra battuta rossa in mezzo a vigneti e montagne impolverate dalla prima neve.
E si che durante la pedalata sentivo un gran frusciare nei cespugli, mentre arrancavo su una scomodissima Titan dalle ruote sgonfie, così che all’occorrenza non sarei neanche potuto fuggire velocemente dallo strisciante nemico selvatico!
Passando attraverso le fattorie tutti ti salutano, l’uomo sul trattore, la signora con le ceste, i ragazzini che tornano da scuola e pure i ragazzetti che se ne stanno sbragati sul ciglio della strada senza fare niente.
Qui, nelle campagne, sono tutti neri.
Le macchine sono più piccole e scassate e a volte manca anche l’asfalto. Tutti lavorano nell’indotto dell’uva e del turismo e mi chiedo fino a che punto gli africani siano liberi dal legame coloniale con gli europei. Probabilmente la rivoluzione iniziata dal partito di Mandela ha ancora molta strada davanti prima di dichiarare questo paese libero.
Stasera grande cena di compleanno, Veronica compie 30 anni e se qualcuno sta leggendo ora questo post non dimentichi di farle gli auguri!