Sono passati esattamente 10 anni da quando, nel 2014, intrapresi la mia prima avventura nel mondo di Alan Wake.
Grazie ad un generoso sconto sull’Epic Game Store, decido di dare una seconda possibilità a Remedy Entertainment, poichè ancora ho vivida nei miei ricordi la precedente avventura, fantastica fino a quando il gioco non decise di bloccarsi definitivamente…
Mentre scrivo questa recensione sono a 17 ore di gioco su Alan Wake 2, nessun blocco, nessun glitch, niente di niente, se non la più epica avventura che io abbia giocato negli ultimi anni! E non parlo della grafica, che di per se è il primo esempio di quella next generation che doveva arrivare 2 anni fa con le Xbox Series X e le Playstation 5, quanto della scrittura e l’atmosfera che c’è dietro questa storia, magistralmente raccontata in un’ambientazione onirica che tanto mi ricorda i luoghi di Twin Peaks.
I mostri hanno molti volti
Sto giocando prevalentemente di notte, quando la famiglia dorme, indossando delle cuffie che mi immergono ancora di più nel clima piovoso, umido e tetro di Bright Falls, nello stato di Washington. La natura è rigogliosa e primordiale, cattura l’attenzione a tal punto da sentire quasi la nebbia sulla pelle e l’odore della foresta nelle narici.
Qui impersoniamo Saga Anderson, un’investigatrice dell’FBI famosa per risolvere casi impossibili. Una serie di omicidi rituali che si trasformano presto in un incubo, quando vengono alla luce le pagine di una storia dell’orrore che lentamente comincia ad avverarsi.
Ma siamo anche Alan Wake, imprigionato nel Luogo Buio dove tutto è in costante mutamento, e dove le sue paure e le sue storie diventano realtà intorno a lui. Se i boschi del mondo di sopra erano oscuri, qui sotto ogni cosa ha l’aspetto di un incubo dal quale dobbiamo ad ogni costo scappare.
Alan Wake 2 è spaventoso
Ogni passo in questi luoghi è ponderato, lento e cauto poichè non sai cosa ti aspetta dietro le ombre, ed ogni volta che provi a tirare un sospiro di sollievo il gioco ti colpisce ancora più forte al petto, facendo vibrare il cuore dalla paura e dall’emozione di quanta bellezza gli sviluppatori siano riusciti a dare a questa storia, la vera motrice di questo videogame.
Alan Wake 2 è spaventoso, anche nella musica che lo accompagna e che spesso diventa la protagonista eccentrica del gioco, strofe oscure sulle note di melodie finlandesi, che riescono ad alimentare ulteriormente il fuoco di questa storia, a farci calare nel profondo della mente dei protagonisti fino a che nessuna via d’uscita è più visibile.
Alan Wake 2 mi ha ricordato cosa vuol dire immergersi in un videogames, prima di lui solo pochi altri titoli mi hanno fatto credere di essere parte della storia, e mi hanno dato allo stesso tempo la voglia di proseguirla.
Come lui, nessuno mai
Sono a 30 ore di gioco, ho terminato la mia oscura avventura attraverso un finale degno dell’intero racconto, un cliffhanger raggiunto dopo aver accumulato dentro una tensione ed una voglia di salvezza come mai avevo provato per un videogame.
Adesso non possono esserci altri giochi nella mia lista, almeno per un pò, devo svuotare la mente da tutto quello che ho scoperto in queste due settimane di totale immersione nella trama, e lentamente voltare pagina in attesa di Alan Wake 3.