Viaggio in Israele: tra interrogatori, gatti mistici e salite spirituali

Israele non è solo un luogo sacro, è anche l’unico posto dove ti senti in colpa ancor prima di atterrare. Già al controllo passaporti, ti pongono domande esistenziali del tipo: “Chi conosci in Israele?”, “Perché viaggi da solo?”, “Hai mai mangiato un falafel con qualcuno che ha un visto sudanese sul passaporto?”.

In questo diario di viaggio attraversiamo Tel Aviv, approdiamo a Gerusalemme (più spirituale la sera, quando i gatti prendono il controllo), percorriamo salite infinite fino al Santo Sepolcro, assistiamo a un bar mitzvah che sembra un arruolamento e ci spingiamo fino a Betlemme, dove il silenzio delle saracinesche chiuse dice più di mille prediche.

Gerusalemme, giorno per giorno.

  • Deja Vu
    ..forse è troppo x me sperare di partire il giorno prefissato con Alitalia, tant’è che anche oggi la hostess ci dice che siamo in overbooking! E che palle! Non mi…
  • Gerusalemme
    Gerusalemme, terra di gatti e fantasmi! (almeno la sera durante lo shabbat)..arriviamo a tel aviv con la canonica ora di ritardo e al controllo passaporti, dopo averci chiesto dove fossimo…
  • Gerusalemme
    “you will became a soldier, to protect gaza from rockets!”: sono queste le parole che il rabbino diceva ad un ragazzino durante il suo “bar-mitzva”, l’evento in cui ogni ebreo…
  • Gerusalemme
    Oggi “affrontiamo” la via crucis. Arriviamo al luogo della crocifissione (dove oggi è il santo sepolcro) percorrendo i vicoli di Gerusalemme quasi totalmente in salita. Credo che siano più o…
  • Betlemme?
    ..a parte il giorno in cui siamo arrivati, dove tutto era chiuso, ci accorgiamo che più tempo passava dall’ordine di tenere abbassate le saracinesche e più i commercianti smaliziati accostavano…