Ushuaia Ushuaia

Ushuaia: fine del mondo, inizio del turismo spinto

Cerro Sombrero, Francisco e un po’ di geopolitica

Fin del mundo, principio de todo”, così recita una scritta su un muro della darsena di Ushuaia, dove siamo finalmente arrivati dopo una faticosa tappa dalla città cilena di Cerro Sombrero (un nome tutto un programma)!

Durante il viaggio approfondiamo la conoscenza di Francisco, ferratissimo in geografia e politica italiana (infatti tira fuori il solito Berlusca) e poco fiducioso nel futuro del suo paese, guidato — parole sue — da un presidente incapace di governare. Ci illumina anche sulla politica degli altri paesi dell’America meridionale, facendoci intendere che stanno messi anche peggio del Cile!

Ushuaia, l’arrivo

Passiamo la frontiera velocemente e quindi percorriamo gli ultimi km del nostro viaggio verso sud, con una macchina stremata dallo sterrato e le nostre schiene che ormai chiedono pietà!

Accediamo a Ushuaia da un passo di montagna, e dall’alto vediamo questo piccolo golfo circondato alle spalle dalle Ande e barricato di fronte dai fiordi del canale di Beagle.

L’ultimo grande insediamento umano prima dell’Antartide (anche se a dire il vero i cileni hanno costruito una città ancora più a sud vicino a Capo Horn), dà i brividi immaginare che dopo l’orizzonte il mondo “finisce”!

Arrivati al centro città salutiamo Francisco e quindi ci dirigiamo al nostro alloggio, dove Ana ci accoglie e ci sistema nella stanza che un tempo era del figlio, con tanto di biblioteca, finestra sul porto e, volendo, amaca fissata alle grosse travi del soffitto!

Turismo artico e granchioni da parete

In pochi minuti siamo già pronti per perlustrare la città, che purtroppo si mostra essere come un grosso calderone da cui fuoriesce merchandising da tutte le parti!

Al molo sono infatti attraccate due grosse navi da crociera, e ovviamente gli abitanti del posto si sono subito adattati a questa mole di turisti aprendo decine di negozi tutti uguali e ristoranti che fanno o:

  • bife de chorizo (filetto argentino)
  • centolla (granchione — ma proprio grande, ce n’è appeso uno su un muro grosso come un cane di taglia media)

Ramponi e speranze residue

Per prima cosa prenotiamo un trekking su un vicino ghiacciaio, con tanto di ramponi e piccozza, poi ci sediamo a cena ordinando carne (domani invece me la vedrò col granchio).

Spero anche domani di scovare qualche scorcio di Ushuaia ancora non contaminato dal turismo, ma… la vedo moooolto difficile!!

continua…

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