01 Settembre 2015 – Orecchiette, Batman e fuga in Messico
La giornata del 1° settembre si apre con l’entusiasmo contagioso di Rocco, che saluta gli amici con un “giornata eccezionale!”. Stasera si cena da Sandrino, che preparerà qualcosa di “ottimo, ottimo” con le orecchiette pugliesi portate in dote dagli amici. Ma l’organizzazione, si sa, non è mai secondaria, quindi parte il pressing al Custode: “Quando sali? Così ci facciamo una cenetta anche con voi, magari con Lulù, che così ci date le partecipazioni…”.
Il vero obiettivo però è un altro: sapere chi saranno i testimoni del Custode. Perché se Rocco non è coinvolto in un addio al celibato “magno doppio”, allora niente, “non organizzo un cazzo”. Intanto, lui sta per finire Batman Arkham Knight – che sì, si è un po’ sbrodolato, ma gli è molto piaciuto – e comincerà finalmente GTA V, con l’obiettivo nobile di “investire vecchiette”. E dopo? The Witcher. Sempre che Leonardo cominci l’asilo, così papà gamer ritrova le mattine libere.
E poi, la rivelazione esistenziale: “Ma se ce ne andassimo a vivere in Messico?” Con 2000 euro là si vive da signori, tra Cuba, Bolivia e New York. Rocco è quasi convinto, quasi quasi, anche se “uno dopo un po’ se rompe il cazzo senza lavorare”, detto proprio da lui che, ehm, non lavora.
Nel frattempo, un tasto premuto per sbaglio attiva una chiamata rapida: Sandrino si ritrova chiamato per errore due volte. Il destino?
Il Custode entra in scena con la voce del destino matrimoniale: “Scatta il toto testimone!”. Il suo sarà un matrimonio canonico, con due soli testimoni. Però, organizzarsi non è semplice: “Chiedere giorni qui è sempre un problema”. Quanto al Messico… lui già vive in qualcosa di simile: “Si può fare, se sei convinto. Ma io… standby. Inserisci floppino”. Nel frattempo, si interroga sul prezzo della benzina: “Come fa a essere così bassa?” Misteri.
Infine, la guida di Metal Gear Solid V letta da Rocco sul cesso si rivela troppo complessa. “Porco due, me stava addormì”. Kojima, ripensaci.
04 Settembre 2015 – Cabine saltate e cuori sciolti
L’alba porta con sé un grido: “Azzo Beppe a tutti!”. Il buongiorno lo dà Robertino, che viene elogiato per la sua mattutina virgultosità. Ma la vera protagonista della mattina è la pizza: “Mi sta lievitando nello stomaco da stanotte”, confessa Rocco, pregando di non finire con uno scagazzo. Si consiglia un cappuccino caldo per stimolare il flusso intestinale: “Vedrai che al cesso ci vai di sicuro”.
Ma manca ancora mezz’ora al cappuccino. Il dramma cresce.
Nel frattempo, la cabina elettrica esplode. Letteralmente. In ufficio scatta il panico, si ipotizza persino un attacco terroristico. In realtà, è solo un guasto. I camion da Lauria sono in arrivo, ma l’elettricità no, e quindi si torna a casa. Mezzo giorno guadagnato. Il Custode ne approfitta per riflettere sulla pizza alla Forbice, “una margherita con salsiccia” che riaccende bei ricordi. Anche Rocco ne è nostalgico, pur rifiutando il giudizio negativo di Sandrino: “Michelone la fa salata, la pizza della Forbice è molto meglio!”. Ma su una cosa sono tutti d’accordo: che i ricordi, quelli sì, fanno bene.
Sul fronte inviti matrimoniali, ancora nessuna certezza, ma Sandrino si è già organizzato: “Aereo, albergo, tutto prenotato. Nel caso, mi faccio pure un giro a Cosenza”. E rilancia: “Ma l’addio al celibato? Facciamolo una settimana prima! Ti consiglio di cominciare a chiedere le ferie…”.
Rocco intanto rivela il mistero dei 5.500 euro di rimborso che potrebbe ricevere: un colpo da maestro al consiglio direttivo dell’EPG, con l’appoggio della presidenza e della tesoreria. Ma il tutto è appeso al voto della prof.ssa [xyz], nuova potenza dell’Alma Mater. “Se lei vota contro, mi restano 470 euro e un pugno di mosche”.
Il Custode si sente colpito nel profondo: “Ex abrupto, ma che vordì?”. A lui suonano come paroloni da schiaffo morale. Aggiunge poi, con un po’ di amarezza, che anche le mezze giornate a casa forzate dal black-out vengono conteggiate come ferie. “Giramento di coglioni”, certificato.
Conclude con un gesto nerd: sta scaricando le tre stagioni di Sherlock. “Che bellezza! 500 di picco… no, 216, ma sempre meglio di prima!”.
La serata lo vede al Lido “Ape Maia” (giuro), con Luisa, a valutare un pianista da piano bar per il matrimonio. “Sandrino mi odierà perché non è trash. Ma non demordere: il trash potrebbe arrivare!”
E infine, l’amara beffa: la sua nuova scheda video, regolarmente pagata, pare si sia volatilizzata nel nulla. Tutto risulta “consegnato”, ma lui non ha ricevuto nulla. “Mortacci loro, mortacci, via vannaccia, rivescetti”. E poi: “Ma se a Rocco passano quei 5.500 euro, prende quanto me in un anno? Poco di meno…”. E giù di nuovo un mezzo sorriso solidale: “Se ti serve un voto, il mio c’è. Anche se non valgo niente per l’Alma Madre Cthuloide”.
05 Settembre 2015 – Prenotazioni, disastri aerei e consigli loschi
Sandrino era ascoltato tutti i messaggi di Cust in un sol fiato… o almeno ci aveva provato. “Non ci ho capito un cazzo”, confessa. Il punto chiave però è uno: “Ti puoi prendere il soggiorno o no?”. Cust deve decidere se l’ultima o la penultima di novembre vanno bene. Ultimatum: “Fammi sapere entro giovedì prossimo”.
Poi una chicca: anche a Rocco, come a lui, lo Zilema dava “occupato” su Booking. Ma l’esperienza insegna: “Ho mandato una mail, mi hanno dato la stanza a 45 euro. A posto così”.
Subito dopo, parte l’epopea della prenotazione aerea. Sandrino, con zelo da wedding planner, fornisce tutte le info. Rocco prenota: andata il 6, ritorno l’8. Ma la ricevuta lo sbugiarda: ritorno il 15. Biglietto non rimborsabile. Partono le bestemmie a raffica.
Fortunatamente, Allitalia non è Ryanair. Al telefono lo rassicurano: prenoti un nuovo volo corretto, poi blocca il pagamento di quello sbagliato tramite la banca. “Entro 15 giorni mi rimborsano i soldi!” esclama trionfante. “Viva Allitalia e grazie Sandrino!”
Ma non dimentichiamoci del Custode, che di fatto l’ha costretto a pagare il viaggio per il matrimonio. “Sono contento che l’avete notato”, commenta sarcastico.
Luisa intanto comunica a Rocco che, per ottenere “trattamento di riguardo” allo Zilema, bisogna fingersi parenti della signora dello Sport Paradise. Rocco, diffidente: “In Calabria ci si inculano, vedrai che pagherò meno io con la mia mail che te col trucco da suocera”.
07 Settembre 2015 – La Promessa e i Farlocchi
Custode annuncia l’evento imminente con entusiasmo: “Il 18 e 19 faccio la promessa di matrimonio!”. Spiega anche cos’è: si va dal sindaco, si mettono firme, si attaccano pubblicazioni. E poi: “Se scappi, ti sparano. Me l’immagino così”.
Il Custode coglie la palla al balzo e svela la differenza tra i due amici: “Sandrino avrà testimoni farlocchi alla promessa. Rocco li ha avuti direttamente al matrimonio”. Sandrino vince a mani basse. Risate generali. Rocco si prende pure il “vergogna” di rito.
Eppure, dietro le risate, si cela il sospetto: “Sandrino non mi sceglierà come testimone”, dice Rocco. “Terribili notizie sono trapelate”. Ma la verità è che nessuno sa chi siano, né a che ora si sposi davvero il Custode. Mistero fitto.
08 Settembre 2015 – Don Lillino e la mafia del parroco
Il Custode fa chiarezza (più o meno): “Mi sposo alla chiesa di Guardia alle 11… o forse 11 e mezza… oppure di nuovo 11”. Comunque sia, mancano 91 giorni. C’è tempo.
C’è un piccolo problema però: il prete. Don Lillino celebra le messe… a occhi chiusi. Letteralmente. Il Custode non sa se potrà sopravvivere alla sua omelia con la palpebra in bilico. Ma cambiare prete? “Qua è una mafia. Peggio del clan [xyz]. Tocchi il parroco e ti spezzano pure le gambe”.
Nel frattempo, il piano per l’addio al celibato prende forma. Sandrino e Rocco preferirebbero l’ultimo weekend di novembre, il 27-29. Cust tentenna: “Domani vi faccio sapere, quasi certezza matematica…“.
Sandrino ipotizza l’arrivo di Roberto a Velletri nel primo pomeriggio del venerdì. “Poi ti fai i cazzi tuoi e vediamo come organizzarci”. Il ritorno? Mezzo a scelta: treno, aereo o nave. “Uhuuu! Destinazioni misteriose, mezzi misteriosi!”, esclama Roberto, “Spaventato, ma eccitato”.
Poi si fa serio: “Lunedì non lo posso prendere mai”. È il giorno sacro delle spedizioni. Ma se si tratta solo di un weekend, non ci saranno problemi.
Rocco insiste: “Allora chiedi l’ultimo fine settimana, Cust, è pure l’ultimo tuo da single”. E se serve, “ti facciamo tornare con l’aereo a Lamezia”.
Roberto chiude con pragmatismo: “A Lamezia va bene, c’è la navetta. Lunedì non era contemplato, era solo una cosa mia in più”. Si piega al destino, ma con garbo. “Se mi perdo, andate voi al mio matrimonio”.
Fine discussioni. Decisione presa: l’ultima settimana di novembre sarà il campo di battaglia dell’addio al celibato.
09 Settembre 2015 – L’agenda la scrive Luisa
Il Custode, in modalità “buon marito in prova”, aggiorna gli amici sulle date papabili per l’addio al celibato. Ma c’è un intoppo: “Ancora non ho chiesto niente al lavoro, perché… non ci sono ancora andato”. Però Luisa – santa donna – gli ha fatto notare che l’ultima settimana di novembre è off limits: tra prove finali del vestito, ultimi giri e ritocchi pre-nozze, sarebbe un delirio.
Quindi propone la penultima, quella del 22–23 novembre, “se ricordo bene”.
Rocco lo punzecchia subito: “Ma davvero non sapevi niente dei tuoi impegni? Luisa ti cambia pure le mutande la mattina?”
Sandrino rincara la dose: “Ancora non sei sposato e già stai nel trappolone?”
Roberto si difende: “Che ne so io se la domenica prima del matrimonio me devo provare il vestito! Ma voi vi siete mai sposati? Eh Rocco sì… allora ritiro tutto”.
E alla fine cede con autoironia disarmante: “Sì, me faccio cambiare pure le mutande. Voglio essere teleguidato”.
11 Settembre 2015 – Sotto attacco
È l’11 settembre e il Custode lancia il saluto del giorno: “Buongiorno dall’uomo a cui sparano mentre guida!”.
Rocco, invece, si lancia in un’allerta a metà tra l’FBI e Terminator: “Sei un bersaglio sensibile. Potrebbero mandare una Terminatrix dal futuro, con le cosce larghe. Cascheresti in trappola a faccia bassa”.
Il Custode apprezza: “Grazie Rocco, mi sento effettivamente sotto pressione”. Ma il meglio arriva dopo: “Stavo ascoltando il tuo messaggio con l’audio a palla a Cetraro. Appena hai detto [nome clan mafioso], si sono zittiti pure gli uccelli!”
Intanto Rocco chiede: “Ma si è deciso quando salite?”.
Il Custode è un disastro organizzativo: “Non lo so. So solo che il 18 faccio la promessa. Mio padre tutto orgoglioso ha prenotato i biglietti del treno”. Ma c’è un problema: “Mi rimane mezza giornata di ferie fino a ottobre. Poi, forse, maturerò altri giorni”. Il ritorno al nord è previsto, ma incerto. E chiude con una perla: “Che schifo, un ragazzino ha scatarrato. Ma io l’ammazzo”.
14 Settembre 2015 – Sagra, Milf e delusioni scolastiche
Sandrino scopre che le scuole ricominciano, e non la prende benissimo: “Il Bargello sarà pieno di Milf… e io non ci sarò”.
In compenso, la sagra del peperoncino a Diamante ha dato soddisfazioni: “Pullulavano Milf, grenni, giovani e meno giovani. Il peperoncino è il Viagra dei poveri”.
Poi sorge un dubbio logistico: “Ma le scuole non riaprono domani nel Lazio?”.
Rocco conferma: “Sì, riaprono domani tutte: infanzia, primarie e licei”. La viabilità ringrazia.
15 Settembre 2015 – Filosofia urbana e porcini democratici
Il Custode si fa filosofo: “Ma perché i lavori li fanno sempre quando uno va al lavoro? Si chiamano lavori perché li fanno mentre noi lavoriamo? E se no, come li chiamavano? Cazzabumi della strada?”
Nel frattempo, si discute di una cena alla Sagra del Porcino: “Anche se hanno alzato i prezzi a 10 euro, ci fai un piatto di cellitti, due porcini, un panino col fungo e un quartino di vino. Che dici, Sandri, ci andiamo?”
Se non diluvia, si magna. Se diluvia, “ci attacchiamo al cazzo”.
16 Settembre 2015 – Ansie, confetti e liturgie di confine
Il Custode si sveglia nervoso. Anzi, agitatissimo. Il motivo? Un doppio colpo al cuore:
- I suoi genitori stanno arrivando a Guardia. Emozione a mille, ma anche panico da giudizio genitoriale: “E se criticano dove abito? Se dicono qualcosa di poco consono?”
- Venerdì c’è la promessa di matrimonio. Che doveva essere una formalità, una “tiritera da cinque minuti”, con firma, saluti e ristorante. Ma invece, sorpresa! Servono:
– i confetti,
– i pasticcini,
– il bouquet,
– i vestiti,
– e, soprattutto, una processione infinita di parenti che verranno a casa.
Nel mezzo, il famigerato processino col parroco Don Lillino (quello che celebra le messe a occhi chiusi). Il Custode è allarmato: “Mi farà domande tipo: ‘è l’unica donna che ami?’, ‘credi nella famiglia?’, ‘credi nel male?’”.
In preda al panico, chiama rinforzi: “Rocco, aiutami, tu ci sei passato tre volte! Sandrino, ringrazia che non ti è toccato!”
Sandrino, comprensivo ma spietato, minimizza: “Da noi il ‘processino’ è un amico che ti chiede se sei scemo e ti invita a farti una birra. I tuoi genitori? Saranno contenti che non stai più nella cameretta”.
Il Custode prova a razionalizzare. Sì, la promessa è una formalità burocratica, ma in Calabria ogni occasione diventa un evento epico. Rocco lo conferma con tono lapidario: “In Calabria si campa di matrimoni. I soldi girano, eccome”.
E poi il Custode si confessa:
– Lui della chiesa non gliene frega nulla,
– ma rispetta chi ci crede,
– e soprattutto Luisa ci tiene.
Perciò si adatta, con ironia ma anche con affetto: “Sì, mi sembra ridicolo che un prete celibe mi chieda se amerò per tutta la vita. Ma se devo farlo per lei, lo faccio”.
Segue digressione: la leggenda del “primo letto” della cugina di Luisa. Un rito medievale con “vergini” (irreperibili) che fanno il letto degli sposi, mentre la mamma dello sposo passa con un cesto per raccogliere buste coi soldi.
Una roba talmente surreale che anche Sandrino, con Veronica testimone, conferma: “Pure qua da noi, in certe famiglie tradizionali, si fa tutto questo”.
E aggiunge, con tono offeso: “Rocco, non ti scordare che tu ti sei sposato con testimoni finti. Questa cosa me la porto ancora nel cuore”.
Infine, domanda indiscreta ma condivisa: “Ma quanto state spendendo? Siete intorno ai 40.000? Perché qua a ‘Quattro Matrimoni’ spendono tutti così!”
17 Settembre 2015 – Il giorno del processino
Il Custode annuncia con tono drammatico: “Stasera alle 19:30 farò il processino. Domani la promessa. Vi terrò aggiornati”.
Ma prima, chiede aiuto al dottor Pendolino alias Rocco:
È uscito dal lavoro alle 17:35, è sfrecciato da Scalea a Cetraro a 140 km/h, ha fatto la spesa a razzo… e poi, appena finito, è andato in stand-by. Si è fermato a prendere cappuccino e cornetto, si è messo a parlare con gli amici, rallentando tutto.
“È come se non volessi arrivare a casa. Ma che mi succede? Aiuto! È normale?”
Rocco ipotizza: “Sarà l’ansia da inquisizione della Santa Chiesa…”
Alla fine, il Custode arriva a destinazione. Incontra i suoi, ed è felicissimo. Cammina per una Guardia semideserta, in ritardo sull’appuntamento col parroco.
Ma non prima di lasciarci con un’ultima nota:
una foto di Guardia, in onore del giorno più lungo della sua vita (per ora).
18 Settembre 2015 – Il giorno della promessa
Sandrino si guadagna subito un titolo nobiliare affettuoso: “Dottorino Sandrino!”
Mentre il Custode riceve i meritati applausi per la promessa andata a buon fine: “Bravo custoduccio, ma raccontaci! Com’è andata coi tuoi? Dove dormono? Che dicono? Dai, dicci tutto!”
Ma lui si fa attendere…
21 Settembre 2015 – Dopo la tempesta, i genitori partono
“Buongiorno, giornata pioggerella. Sono un uomo promesso.”
Così inizia la nuova settimana del Custode, ancora avvolto in una nube di sogno e malinconia.
I genitori sono appena ripartiti, treno delle 8:23. “Li ha accompagnati Luisa. Io, come al solito, sto aspettando quel cazzone di Mimmo.”
Ma dentro, l’emozione è palpabile: “Sono stati giorni fantastici. Sembrava un sogno. Mi sembrava una roba da altra vita.”
I genitori hanno lodato la casa: “Piccolina, ma bellissima e ben arredata.” E tanto basta per renderlo “la persona più felice del mondo”.
Rocco condivide la gioia: “Non avevo dubbi, ma ti ho visto felice. Tua madre sembra una ragazzina!”
Intanto, Sandrino nota che Rocco era strano, quella mattina. “Voce d’oltretomba, molto ermeneutico…”
Rocco risponde: “Non ti dispiace mai di come sto io! E poi che cazzo vuol dire ermeneutico?”
Sandrino, imperturbabile: “Credo significhi stringato. O qualcosa del genere.”
La verità? Rocco aveva litigato con Leonardo a colazione. Latte rovesciato, nervi a pezzi. Ma ora è tornato a casa e si consola con Destiny… o meglio, ci prova: “Saltati i server. Mamma mia, che stress!”
22 Settembre 2015 – Ethernet, decoder e teoria economica
Roberto apre la giornata con un dubbio tecnologico: “Ma il MySky HD non ha il Wi-Fi, vero?”
Sandrino conferma con prontezza: “Solo via cavo. O compri il cosetto Wi-Fi.”
E rincara: “Solo i barboni lo attaccano via Wi-Fi. I signori usano Ethernet!”
Roberto, indignato ma onesto: “Ho comprato 5 metri di cavo senza manco controllare se ce l’ha l’ingresso. So scemo.”
Sandrino lo prende bonariamente in giro: “Ma pensavi si connettesse col pensiero?”
Poi, rivelazione di Sandrino: “Il Wi-Fi non lo mettono nei dispositivi in comodato d’uso perché è un costo in più. Economia di scala, caro mio.”
Roberto, colpito e affondato: “Mi devo ristudiare i congiuntivi. Però sì, la schedina Wi-Fi costerà pure poco, ma loro se la fanno pagare.”
Alla fine, l’inevitabile conclusione: “Quasi quasi me lo compro sto cosetto. Cinque metri di cavo per casa mi mettono ansia.”
22 Settembre 2015 (pomeriggio) – Celibato, borse e macchine tarocche
Rocco aggiorna Roberto: “Stiamo decidendo come venire al tuo addio al celibato. Non so se in aereo o in treno. Ma porta un costumino.”
Roberto conferma: “Leopardato!”
Segue riflessione da TG finanza: “Ma perché se crolla Volkswagen, crollano tutte le borse del mondo? È una truffa tra pochi, e ci rimettiamo tutti!”
Rocco spiega: “Perché se uno bara, il mercato pensa che lo facciano tutti. Quindi addio fiducia, addio titoli. Speriamo serva a passare all’elettrico.”
E Sandrino chiude con la nota economica del giorno: “Rocco, ricordati: si dice sei più ricco, non meno povero!”
23 Settembre 2015 – Decoder, benzina e psicoterapia
Sandrino, con l’occhio clinico del fanatico di Quattro Matrimoni, decreta: “Custo, questa sarà la tua miglior edizione!”. Il motivo? “È la prima che ti godi col tuo decoder personale!”
Il Custode conferma: “Hai ragione, Sandrino. Santo decoder. Lulu è drogata: abbiamo visto la replica il sabato. ‘La rifanno, la rifanno, guardiamola di nuovo!’”
Poi risponde a una domanda più… finanziaria: “Benzina? 200 euro al mese. Faccio 90 chilometri al giorno, tra deviazioni, Cetraro, Mimmo e il cazzo che vuole a colazione.”
Nel frattempo, Rocco viene stuzzicato: “Ma tu, quanto hai preso alla fine? E noi quanto ci dobbiamo aspettare?”
E visto l’orario di rientro “alle 22:30, ignobile”, si spera che almeno un collega psichiatra lo abbia preso in carico “lì dove sappiamo io e Robertino”.
24 Settembre 2015 – Diluvio, Destiny e asfalto da idioti
La giornata si apre con un’immagine letteraria: il Custode seduto sulla tazza, intento a leggere la recensione del nuovo DLC di Destiny su Multiplayer.it. “Il Re dei Corrotti”, dicono, porta una ventata di maturità. Mah. Non so se è un gioco da Sandrino, ma se proprio avanza tempo…”
Intanto, fuori, diluvia: “Non vedo una cazza di nulla”. E con la pioggia arriva la riflessione ingegneristica: “Hanno appena asfaltato. Secondo voi, hanno fatto un asfalto drenante? Ovviamente no. Adesso ci si fa aquaplaning anche a 30 all’ora.”
Sandrino rilancia ironico: “Che stanno a fa’, il percorso di mountain bike sotto casa tua?”
La risposta arriva subito: “Sì. Hanno chiuso tutta la zona. Mi ha dovuto venire a prendere mia madre. Gente che bestemmiava per strada.”
25 Settembre 2015 – Mountain bike, centraline e velocità proibite
Mattinata polemica per Rocco: “Ma che vanno a fa’ con la mountain bike in mezzo a Velletri? Bloccano la città. Ma andate a scalà un monte come Sandrino!”
Poi nota un parapsicologo dal nome inquietante su un nuovo cartellone. “Mi reinvento custode parapsicologo!”
Rocco è ancora infuriato: “La gara è finita alle 18:30! Siamo stati chiusi in casa dalle 14. Il prossimo che vedo in mountain bike lo stiro sotto. Sandrino, nun t’avvicinà.”
Segue riflessione urbanistica: “La scala mobile? È ancora rotta?”
Ma il vero cuore della giornata è la modifica alla centralina della Punto del Custode.
Il racconto è epico:
– “Ho toccato velocità che non dico, sennò mi sparate”.
– “Mi pare che ora de quarta è normale, ma de quinta fa paura. 190 km/h. Prima a 160 già la Punto pensava al testamento.”
Sandrino e Rocco intervengono subito:
– “Se hai toccato la compressione del diesel, va bene. Ma più di 20 cavalli e la macchina ti esplode”.
– “La mia ha 143 cavalli. Quando scendo a dicembre, ci sfidiamo: io con l’auto a noleggio, tu con la tua.”
Il Custode sogna: “Ma si può modificare la centralina per cambiare i rapporti? Tipo più coppia in terza? Boh. Vabbè, parlo così per parlare…”
Sandrino chiude con tenerezza e ansia da amico: “Aò, ma che cazzo te corri? Vai piano, che noi teste di scimmia ti vogliamo bene”
E il Custode promette: “Non lo faccio più. Promesso. Promesso.”
26 Settembre 2015 – Centraline, stregonerie e Blair Witch a Velletri
Rocco parte per Roma, otto ore e mezza di lezione lo attendono, ma il pensiero corre altrove: la Punto del Custode. Secondo lui, quella modifica alla centralina non convince fino in fondo: “Ma che te ne fai di andare a 190 in quinta, se prima in quarta ti divertivi di più?” Ipotesi: la prima modifica era una trappola da autodistruzione, quella attuale un placebo.
Nel frattempo, nota una strana sfilata di macchine ferme senza guidatore sulla Via dei Laghi. “È la sagra dei funghi o stanno girando Blair Witch Project – Velletri?”
Anche il Custode è in marcia e risponde puntualmente. “È vero, in prima, seconda e terza non cambia niente, solo un po’ più fluida. In quarta non è più la belva di prima, ma è la quinta che spaventa: ora a 140 sembra di stare a 120. Non me ne accorgo nemmeno.”
È utilissima? Mica tanto. “Che me serve? Dove vado a 190? Che faccio, mi ammazzo?” Ma attenzione: ora può sorpassare in quinta, risparmiando scalate. “E quindi consumo di meno, no?” La teoria sembra promettente, ma manca ancora la prova decisiva: quella dei consumi.
28 Settembre 2015 – DSL, idee e sorelle in partenza
Il Custode torna operativo: sveglia alle 7, stacco previsto alle 18. Sandrino coglie l’occasione: “Ora che hai la DSL, fai quei video su YouTube che ti dicevo!”
Il Custode risponde con sincerità: “Ho tante idee, voglia di scrivere, di creare… ma sto matrimonio mi sta rincoglionendo. Ieri ho fatto chilometri per consegnare due partecipazioni. Però ce la posso fare, Sandrino. Ce la posso fare.”
C’è entusiasmo per la nuova linea: “Ora scarico a 700 kb/s! Felicissimo!”
Sandrino, solidale: “Venerdì facciamo una cenetta tutti insieme. Dai Robertino, niente ‘se’ e ‘ma’: i video li DEVI fare.”
Ma Rocco non potrà esserci: “Mia sorella Melania parte per un anno a Staten Island come ragazza alla pari. Venerdì ceno con lei. Mi sono commosso per il Custode, figurati con mia sorella…”
Conclude con un colpo al cuore: “Il Custode è un po’ come una sorellina per me.”
Il Custode, tra l’affettuoso e l’allarmato: “Non sapevo di tua sorella… Cazz-Spiderina, peggio che andare in Calabria!”
30 Settembre 2015 – Missione partecipazioni (e organizzazione a incastro)
Il Custode è in modalità logistica totale. “Ho pochissimo tempo. Se riesco a vedere tutti, meglio. Se vuoi, Sandrino, possiamo cenare a casa tua. Oppure birretta dopo. Come preferite.”
Il motivo? “Sto salendo per distribuire le partecipazioni. È la missione principale.”
Tiene conto anche della stanchezza altrui: “Sandrino, tu torni da lavoro, non voglio autoinvitarmi a scrocco…”
Ma è anche pratico: “Visto che Rocco non c’è, magari facciamo una cosa tranquilla.”
In sintesi, la cena è flessibile, le partecipazioni no.