Pheriche doveva attraversare la pericolosa gola del Khumbu per dimostrare alla sua tribù di essere pronto a vestire i panni del guerriero che avrebbe liberato il suo popolo dalla schiavitù degli Ogre.
Oltre la gola dormiva l’Idra Chomolungma, il cui tesoro avrebbe permesso al giovane di combattere e sconfiggere gli spietati schiavisti.
Partì durante la fine della primavera, prima che il tempo cambiasse chiudendo con il ghiaccio l’entrata alla tana dell’Idra del fuoco.
Le tribù circostanti gli offrirono un passaggio sicuro attraverso le valli della sua terra, in modo da non essere scorto dagli Ogre che pattugliavano costantemente i sentieri.
Viaggiò per 3 giorni costeggiando fiumi e attraversando ponti sospesi.Il primo giorno dimostrò di avere coraggio attraversando una cascata protetta da un elementale dell’acqua, donandogli il segreto del fuoco,così che non dovesse più temerlo.
Il secondo giorno raggirò alcuni stupidi Ogre accampati sul sentiero, promettendo loro le ricchezze dello spirito della cascata, se solo avessero portato con loro una fiamma per allontanarlo. Dimostrando astuzia.
Il terzo giorno infine fu abbastanza intelligente da tornare indietro, recuperare il corpo di uno degli Ogre uccisi dall’elementale, pieno dell’acqua magica che era l’arma dello spirito, e portarlo, sulle spalle, all’ingresso della gola, così che l’Idra potesse scorgerlo e divorarlo, come faceva con tutti i doni che gli abitanti della valle le portavano.
Chowmolonga trascinò con una delle sue 4 teste l’Ogre all’interno della tana, mentre le altre 3 osservavano Pheriche che si allontanava.
La prima cominciò a divorare l’Ogre pieno dell’acqua che conosceva il segreto del fuoco, assumendo inconsapevole quell’elemento a lei mortale essendo l’Idra uno spirito del fuoco.
La testa cominciò a vibrare ed esplose in un mare di lava, allagandola valle del Khumbu e rendendola sterile per sempre, le altre 3 scagliarono una maledizione contro gli Ogre e contro Pheriche.
I primi divennero corvi, Pheriche invece non potè più muoversi, venendo inghiottito, insieme alle 3 teste, dal mare di fuoco che spazzava via tutto..
I resti di Chomolungma si pietrificarono e diventarono l’Everest, il Lothse e il Nupse, gli abitanti del villaggio di Pheriche costruirono invece un avamposto per sorvegliare le montagne, lì dove il loro guerriero morì..
Sul sentiero che percorriamo per arrivare alla nostra prossima tappa,scorgiamo stormi di corvi che gracchiano senza fine, mentre il terreno cambia, e dai boschi di rododendri dei giorni precedenti il paesaggio assume la forma della steppa, privo di piante e vestito di sole rocce.Arriviamo a Pheriche, villaggio a 4270 metri, attraversando una gola in cui convergono tutte le nuvole viste nei giorni precedenti, un vento fortissimo le scaglia sopra l’avamposto dell’Himalaya creando un vortice di nubi sopra le nostre teste.
A quest’altitudine il clima comincia ad essere selvaggio, dai prossimi giorni si comincia a fare sul serio perchè avremo a che fare con il vento e con il freddo!
Nel pomeriggio ci rechiamo al vicino ospedale, dove tutti i giorni alle 15 alcuni dottori spiegano ai trekkers come prevenire il mal di montagna, e cosa fare nel caso insorgano i primi sintomi.Oggi c’è una dottoressa che ci fa lezione, ed è talmente convincente nel farci assumere in via preventiva il Diamox (un farmaco che aiuta a prevenire gli effetti dell’alta quota sul corpo) che adesso non ho più dubbi sulla sua reale necessità in caso anche uno dei sintomi dell’AMS (acute mountain sickness) dovesse presentarsi!
Alla fine prende una chitarra e ci canta una canzone in rima baciata sul mal di montagna, sulla base di un successo di Jonny Cash!Fantastica!
A Pheriche il telefono non funziona più e la corrente elettrica è un bene prezioso che si paga parecchio.
I generatori dell’albergo potranno essere usati solo domani mattina, quando, se ci sarà sole, i pannelli solari lo metteranno in funzione. Internet sembra funzionaredall’hub satellitare che c’è qui per cui spero di poter inviare questopost prima che il portatile si spenga!!Si comincia ad avvertire la sensazione di essere in un posto remoto ed aspro! 🙂
Eccerto!! Se lo dice la dottoressa Himalayana… 😛
ma la dottoressa era anche carina oltre che convincente?
:-))))
sempre più in altooooo!!!! Cavolo, alla fine di questa scalata fisica e spirituale ti sembrerà davvero tutto più leggero e distante. Vai così Cinqui, che al tuo ritorno ti sarà ben chiaro il senso di mantenere le negatività… ad palmum culis! 😉
..la dottoressa era bona! 🙂