…è iniziato il viaggio della speranza, siamo a 3 dei 4 voli per giungere a destinazione e le mie dita sono lente a scrivere per la fatica di questa giornata!
Tutto sommato i voli sono stati anche abbastanza puntuali,considerando la rottura della cabina di controllo dell’areo russo checi avrebbe portati a New Delhi..(riparata in un’ora).
La preoccupazione maggiore di tutta questa prima parte del viaggio era invece dettata dallo sciopero generale indetto a Kathmandu a partireda oggi.Tra un paio di settimane si vota infatti per la nuovacostituzione, e la Farnesina consigliava di prestare attenzione aicortei organizzati dal partito comunista.
Anche la Lonely Planet consigliava prudenza nei periodi di scioperogenerale, leggiamo infatti che il Nepal non è solo il paese dellamitica Shangri-La, ma anche uno degli stati più poveri al mondo, condisparità sociali ai livelli di una monarchia, pur essendo, anche seda poco, una Repubblica.Scopriamo inoltre che è da circa il 2001 che si susseguono manifestazioni più o meno pacifiche all’interno della capitale, con conseguenti blocchi stradali e periodi di coprifuoco, tanto che ricevo una mail dall’hotel dove veniamo informati che il pick-up service
all’aeroporto è stato cancellato proprio per questi disordini..
Tutte queste notizie incoraggianti, mischiate a 3 cambi di aereo, si affacciavano di tanto in tanto nei nostri pensieri..a noi non restava invece che affacciarsi al finestrino e scoprire, dopo 24 ore di viaggio, di sorvolare finalmente il Nepal, una terra che vista dall’alto sembra riflettere un ambiente Giurassico, coperto di foreste e tagliato da grandi e irregolari corsi d’acqua nella cornice di montagne spettacolari!
Mentre la navetta ci scorta al gate, un trattore viene a prendere le nostre valigie e una lunga fila ci accoglie al controllo passaporti,dove espletiamo le ultime formalità e rotture di scatole!Una volta fuori troviamo un passaggio verso il centro attraverso unodi quei bus turistici tipici dei paesi in via di sviluppo, stipati sultetto di valigie, e all’interno di Cristiani, Musulmani, Induisti ealtre varietà di poveracci senza neanche lo spazio per respirare!Saremo stati in 50 in uno spazio dedicato a 20!La navetta era scortata dalla polizia, poichè era l’unico mezzo autorizzato a circolare.
Le strade di Kath erano infatti gremite di gente con in braccio le bandiere rosse e addosso solo un paio di stracci..Giungiamo facilmente in albergo e subito, alleggeriti gli zaini, cidirigiamo verso il principale blocco stradale per vedere meglio cosavi succedesse!
I manifestanti erano per lo più ragazzi, saranno statiun migliaio che cantavano e gridavano inni di propaganda contro ilgoverno, separati dai poliziotti in tenuta anti sommossa da alcunebarriere di filo spinato. Appurato che i toni della manifestazioneerano pacifici ci siamo uniti alla massa scattando foto a più nonposso, mentre uno di quei ragazzi mi raccontava della situazioneinsostenibile all’interno del paese. Un paese formato da un grandenumero di etnie differenti, nessuna delle quali rappresentata inparlamento e tutte nella soglia della fame..Le modifiche alla costituzione del prossimo 26 maggio (mi pare),dovrebbero migliorare la situazione, ma da quello che ho capito ilgoverno non intende attuare le più importanti.
Mi fa piacere sapere che siete arrivati….. buona vacanza!!!
Buon viaggio!
Secondo me hai la stoffa dell'inviato…io ci farei un pensierino fossi in te. Tutto l'open space tira un sospiro di sollievo nel saperti in salvo e lucido 😉
Meno male che vi avevano detto di stare lontano dalle manifestazioni 😀
Buon viaggio!!!
a cinquì c'hai lasciato nelle pezze… e mò scrivi pure… spero per te che questo traffico non sia aziendale, perchè se è così quando torni te faccio fà io le scalate! un amico