Atlante Atlante

medio, alto e mediamente alto Atlante

ristorante "chéz monnezz"
ristorante “chéz monnezz”

..sento che sto per sentirmi male, non potrebbe essere altrimenti dopo aver mangiato sulla strada per Marrakech in un vaso di terracotta incatramato! Un tajin coi fiocchi a base di pollo e verdura bollite in un sughetto niente male a dire il vero! Certo il tutto era un pò zozzo e in mezzo ad una strada statale (nella foto) trafficata da betoniere, ma la compagnia fornita da magrebini doc era ottima e il sole sulla faccia un tonico miracoloso!

Dall’Atlante a Marrakech

I 500 e passa km percorsi oggi attraverso le pendici dell’Atlante sono stati interminabili e noiosi, 8 ore di tortura per la schiena senza neanche vedere un fiocco di neve, cosa che ci aspettavamo di trovare visto che dall’Italia ci avevano detto di stare attenti perchè le strade potevano essere bloccate per il ghiaccio..mah, 25° fissi tutto il giorno e di nevicate neanche l’ombra!
Arrivati a Marrakech troviamo parcheggio vicino la piazza Jemaa el Fna, e non so come abbia fatto a sopravvivere a quel traffico.
Motorini che mi salivano sopra, macchine che mi tagliavano la strada, vecchie che mi sbraitavano contro, asini incazzati e cavalli imbizzarriti che scalciavano per farsi largo, carretti a 2 ruote traballanti, carri a 4 ruote zoppicanti e ragazzini che mi si buttavano sotto come gatti!
Il tutto moltiplicato per due perchè il parcheggio l’ho trovato soltanto al secondo giro!
Per peggiorare ulteriormente la mia situazione fisiologica ingurgito a cena del pesce fritto, un must in una città in mezzo al deserto! Se domani mi sveglio darò un premio ai miei anticorpi.

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