Stanotte ha nevicato parecchio ed appena usciamo dall’albergo ci ritroviamo di fronte ad un panorama completamente cambiato. Bianco ovunque.
Il bianco ha ricoperto il basalto ed ora tutto brilla di luce, l’Islanda a Novembre è come se evolvesse ad uno nuovo stadio cambiando le regole del gioco. C’è meno sole ma più luce, il ghiaccio prende il posto della polvere ed il freddo si fa più pungente proprio come ci si aspetta da quest’isola. Se lo yin e lo yang fossero un luogo, credo che questo ci si avvicinerebbe molto!
E così torniamo indietro verso Reykjavik percorrendo la stessa strada, ricoperta ora di un manto bianco. 200 km in mezzo a montagne innevate, in una giornata di sole che ci fa dimenticare presto il maltempo di ieri.
Questo è l’ultimo giorno in Islanda e stasera cucineremo un piatto di pasta a casa di Vincenzo e Laurianne, ma solo dopo esserci bevuti l’ultima birra sulla via centrale della Capitale 🙂
Visto che ci siamo compriamo anche una bottiglia di vino al drugstore di fronte al pub, e la scelta ricade sul “Gato Negro“, una cabernet sauvignon cileno scelto non a caso visto che è la stessa bottiglia di vino che io e Vynce bevemmo 7-8 anni fa alle Torres del Paine in Cile, un perfetto brindisi alla fine della nostra vacanza!
Fine.