Benvenuti nella mappa dei miei viaggi, ovvero: dove ho lasciato una scia di scarponi impolverati, appunti stropicciati e qualche batteria del drone dimenticata in hotel.
Dal tè verde in Giappone al vento che spegne i pensieri in Islanda, passando per i falò del Serengeti, gli interrogatori israeliani e le scale mobili più veloci di Budapest, ogni viaggio è diventato una pagina di diario – e spesso anche un test di resistenza fisica, logistica e spirituale.
Questa mappa non è solo una collezione di bandierine su Google Maps: è la cronaca semiseria di ciò che succede quando curiosità e valigia si incontrano senza troppo preavviso. Se cerchi itinerari precisi, li troverai. Se cerchi emozioni vere (con una dose abbondante di ironia), anche.
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