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El Chaltén e il vento patagonico: sfida al Fitz Roy

Il vento si alza, e non è poesia

Oggi il vento comincia a essere leggermente più forte, e mentre ci avviciniamo al Fitz Roy — la montagna che vedete nella foto e che a detta di Vincenzo è una delle più difficili al mondo (mah, stamattina mi chiedevo che ci possa essere di così difficile) — le raffiche si fanno sempre più violente, tanto che bisogna continuamente correggere la direzione della macchina per non finire sull’altra corsia!


La sperduta El Chaltén ci accoglie col pugno del vento

Anche oggi ci facciamo una cinquantina di km di ripio e finalmente arriviamo nello sperduto paese di El Chaltén, sovrastato dalla montagna più alta del sud della Patagonia, e avvolto in un turbinio incessante di vento che ti arriva in faccia come schiaffi. Quando fermiamo la macchina, questa continua a ondeggiare senza fermarsi per la forza di questa “brezza patagonica”, come la chiamano qui, visto che oggi dicono sia un giorno relativamente calmo!

All’ufficio informazioni chiediamo lumi sul meteo per decidere il giorno migliore per tentare il trekking alla Laguna de los Tres, da cui si gode la miglior vista del Fitz Roy. Ma sembra che ci sia vento forte almeno fino a domenica
Le previsioni però sono vecchie: qui non c’è corrente né internet, sempre a causa del vento, quindi domani mattina decideremo il da farsi a seconda del tempo.


Vento in faccia e camminate a quattro zampe

Visto che sono le 15, decidiamo di fare comunque una piccola camminata di un’ora per vedere il paese dall’alto, e arriviamo sulla collina a fatica!
Più si sale, più il vento è forte, tanto da tuonarti addosso e costringerti a camminare carponi per non perdere l’equilibrio!

“Questo è clima patagonico!”, ci dice fiero uno spagnolo in cima al belvedere,
“Patagonico e vibrante!”

Adesso capisco perché queste montagne sono davvero difficili. Per fortuna però non fa freddo, ed è emozionante pensare alla sfida che ci aspetta.

continua…

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