Che tu sia grande o piccino, non c’è nulla da fare, il safari ti saprà intrattenere ogni volta, ed ogni volta ti sembrerà di vivere una nuova esperienza!
Nick (nome di fantasia, purtroppo non ricordo mai i nomi delle persone appena presentate) ci scorta nella nostra camera, il suo compito, oltre a quello di tenere sani e salvi gli ospiti, è di fare in modo che gli elefanti non abbattano la recinzione elettrificata durante la notte, il che porterebbe ad un invasione di bestie come solo in Jurassic Park si è vista.
Ma torniamo al safari, quello di oggi pomeriggio è stato molto diverso dal precedente che feci in Tanzania.
Qui il parco è meno spettacolare a livello naturalistico, ma grazie a jeep scoperte i ranger ti permettono di viverlo in maniera molto più intima, in alcuni momenti senti che potresti addirittura toccare gli animali. Come nel caso di un grosso elefante zannuto, che tra una masticata di erba e l’altra si para proprio di fronte a me, forse a meno di due metri di distanza. E vi assicuro che senza nulla a separarvi da un animale selvatico così grande si rimane letteralmente a bocca aperta!
In meno di tre ore avvistiamo giraffe, zebre, antilopi, facoceri e addirittura leoni che mangiano una delle precedenti specie non meglio identificata, e fino a sera gli incontri con la fauna non smettono mai di mancare regalandoci finalmente un pò di relax e divertimento.
Torniamo al lodge sotto un cielo stellato mentre il nostro ranger ci indica la croce del sud e le costellazioni visibili a questa latitudine, ogni tanto si ferma anche per indicarci la presenza di animali notturni e mi chiedo come faccia ad avvistarli, sarà fiuto, bravura oppure fa tutto parte dello show che qui animano ogni giorno per intrattenere i turisti?
Non lo so, e sinceramente non mi interessa, siamo finalmente in Africa e Salomon (il vero nome di Nick) ci augura la buonanotte mentre illumina non la torcia il bush in cerca di falle nella recinzione.