..ieri era stato particolarmente difficile trovare un supermarket. Si, perchè dovunque ci sia una stazione di servizio per la benzina è sempre presente anche uno store completamente dedicato ai beveraggi alcoolici. L’Alaska mi sembra sia al terzo o quarto posto nella classifica degli Stati Americani con il tasso di persone alcoolizzate, ed un pò li capisco pure vista la desolazione che c’è in giro. Nessun centro abitato, due o tre highway che collegano il nord con il sud e tanta terra di nessuno a fare da contorno.
Ieri sera entriamo in uno di questi drugstore cercando qualcosa da cucinare e le due ragazze tatuate al bancone ci dicono che le uniche cose masticabili erano un paio di pizze surgelate nel freezer. Tutto il resto era il paradiso del bevitore!
Fortuna vuole che dopo un pò troviamo il supermercato, un grosso magazzino pieno di scaffali alla Ikea, quelli che vedete quando dovete ritirare la merce, riempiti di scatolame vario che uno comprerebbe solo per approvvigionare un bunker in caso di guerra termonucleare! Tra questi c’era anche il “bomber”, il fantastico gelato tipo cornetto algida con la parte superiore a forma di palla granulata alle nocciole, il top!
Ma veniamo ad oggi, presa la macchina ci dirigiamo verso Willow passando per l’Hatcher Pass, un valico di montagna a 1000 metri circa che gli Americani con le loro manie di grandezza pubblicizzano come se fosse la scalata dell’Eiger..manie che già durante la mattina cominciamo a scoprire durante il nostro primo trekking: 15km sul Gold Mint Trail, un percorso carino in una valle circondata da montagne. Niente di che a dire il vero, ma considerando che all’ingresso del sentiero c’erano uffici informativi, bagni pubblici, piazzole di sosta per camper, tavolini per picnic etc ci aspettavamo il percorso di trekking più famoso del Nord America! Siccome Davis aveva letto da qualcbe parte che per far scappare l’orso devi cantare, ci siamo fatti tutto il percorso con lui che fischiettava canzoni depressive per la paura di essere sbranato, intervallate da un “Hey Bear” ogni 3 minuti.,,considerando che abbiamo camminato per tre ore e mezza fate il conto di quante volte ha salutato scaramanticamente l’orso…
Zuppi dalla testa ai piedi riprendiamo la macchina verso la Independence Mine, una miniera d’oro abbandonata posizionata su un’altura con una vista sulla valle fantastica, per poi proseguire su 40km di sterrato fino a Willow dove ci attende il nostro secondo bungalow. Ed è qui che la nostra fantastica toyota rav4 da 4km al litro dà il meglio di se, permettendoci di macinare terra come se fosse asfalto in un paesaggio che dalla tundra passa presto ai boschi di conifere. E dovunque ci sono torrenti abitati da pescatori che tentano di prendere i grossi salmoni che risalgono la corrente, oppure da simpatici autoctoni sovrappeso che setacciano l’argilla in cerca di pagliuzze d’oro! Oggi stavamo decisamente all’interno di una cartolina d’Alaska!