“you will became a soldier, to protect gaza from rockets!”: sono queste le parole che il rabbino diceva ad un ragazzino durante il suo “bar-mitzva”, l’evento in cui ogni ebreo maschio che abbia compiuto 13 anni si assume l’obbligo di osservanza dei comandamenti!
Davanti il muro del pianto e sotto le vicine mura Erodiane c’erano molti gruppi di persone (x lo più familiari del ragazzino) che assistevano alle cerimonie, presidiate da un rabbino (o almeno penso che fosse tale) con la “torah” (una grossa pergamena che contiene i primi 5 libri della bibbia). Da lì ci incamminiano verso la moschea di Al Aqsa, e quando chiediamo ad una guardia dove fosse l’accesso alla spianata delle moschee quella ci dice che l’entrata è chiusa x motivi di sicurezza fino a data da destinarsi..insomma, addio cupola della roccia e moschea..poveri noi!!!
Torneremo qui x le prossime 2 mattine a vedere se aprono, intanto ci godiamo una vista spettacolare del muro e della cupola della roccia dall’alto di un muro di cinta! (vedi foto) Adesso ci spieghiamo anche perché questa sembri una città fantasma, infatti x lo stesso motivo tutti i negozi sono chiusi, e probabilmente le guide turistiche con i gruppi si soffermano molto meno all’interno della città vecchia!
Il pomeriggio saliamo sulla cinta muraria dalla porta di Jaffa e percorriamo circa 1km fino alla porta di Damasco, passeggiata che ci regala panorami niente male, illuminati di arancio dal colore del tramonto. Prima che faccia sera andiamo in perlustrazione del Santo Sepolcro (domani lo visiteremo meglio), entriamo velocemente e veniamo avvolti da incenso e oscurità!
L’aria è mossa dalle preghiere in latino ininterrotte, i pavimenti solcati da frati francescani con una candela e il vangelo in mano, e tutti, seguendo la via crucis, convergono verso il luogo dove è sepolto Gesù, mentre una suora canta da soprano e i fedeli che seguono rispondono con un coro più profondo..di certo non ho mai visto nulla del genere, la Fede espressa in questo modo, in questo posto, è mistica, potente e sconcertante!
Tutto è fatto in simmetria, non è come quando si va in chiesa e tutti i fedeli ripetono fuori tempo (e a volte a vanvera) la frase che il prete ci chiede di ripetere! Purtroppo non riusciamo ad entrare nel Sepolcro vero e proprio, per cui usciamo dalla chiesa e ci incamminiamo in cerca di un posto dove cenare, nel quartiere armeno! A domani!!