..che bello dormire in una stanza 1,5×2 con pareti in compensato mentre fuori infuria la tormenta!
Ma non si può certo chiedere di più in posti remoti come questo. In più, i nostri portatori e la guida da contratto devono usare i soldi del loro compenso per pagare i loro alloggi ed i pasti, per cui vien da se che cercano sempre i posti più”cheap”, ovvero le topaie.
Ieri sera abbiamo mangiato un’ottima pizza con salame giusto per variare un pò la dieta, che la sera era sempre composta da carne di Yak (un sapore molto selvatico e forte).
Ovviamente al posto della mozzarella c’era formaggio di Nak, e il salame probabilmente era di Yak, per cui non è che abbiamo poi variato di molto! 🙂
Insomma, lo yak è il maiale del Nepal!Stamattina la giornata è senza nuvole, e tutto quello che non avevamo visto ieri arrivando a causa della nebbia ci esplode in faccia con un azzurro brillante e il bianco delle enormi montagne che ci stanno intorno!
Tengboche è situata su un altopiano che domina la valle del Khumbu, in lontananza oggi riusciamo a vedere per la prima volta l’imponente massa dell’Everest e del Lothse, 2 dei 14 8000 della Terra!Anche da qui è possibile vedere il vento che sferza la cima del Sagarmatha (il nome nepalese dell’Everest) alzando a decine di metri la neve perenne che lo abita, rimaniamo letteralmente a bocca aperta,e non solo per la mancanza di ossigeno! 😉
Il programma oggi prevede la scalata di una “collina”, come la chiamano qui, di 4200 metri per la giusta acclimatazione alla tappa di domani.
Il sentiero parte direttamente dal villaggio, e punta diritto verso l’alto per 300 metri!
In pratica è come trovarsi alla base della Torre Eiffel e scalarla senza il comodo ascensore! Una bella fatica, ma gli alberi in fiore e le “shrine” piene di bandierine colorate disseminate ad ogni angolo rendono la passeggiata molto piacevole, ed in meno di un’ora siamo a 4200!
Da qui l’Everest sembra richiamarci, ma è ancora talmente lontano che sembra di essere in una scena del Signore degli Anelli in cui Frodo scorge per la prima volta Monte Fato!Sono appena le nove e non c’è altro da fare qui, per cui Andrea e Vincenzo decidono di salire ancora più in alto, a quota 4350, mentre io mi “sbrago” sull’erba decidendo saggiamente di riposare mentre gli altri tentano la nuova scalata.
Dopo neanche 15 minuti il tempo cambia di nuovo, e mi ritrovo da un momento all’altro in mezzo ad una nuvola con la visibilità inferiore ai 20 metri e la temperatura drasticamente ridotta.
Me la rido mentre penso ai 2 avventati scalatori che devono affrontare anche questa ulteriore difficoltà, e infatti dopo mezzoradi attesa li rivedo scendere senza forze. Vincenzo con evidenti segni di mal di montagna (lieve) e mio fratello vuoto di forze ma ancora camminante!
Scendiamo velocemente al villaggio e riposiamo per il resto del pomeriggio recuperando le forze e la sanità mentale, quindi visitiamo finalmente il Tempio Buddista all’interno.
E’ il momento della preghiera e 4 monaci cantano una litania incomprensibile mentre un quinto versa loro una bevanda marroncina nelle tazze. Ogni tanto smettono di cantare, svuotano la tazza, e poi ricominciano, mentre il quinto riempie di nuovo i calici.Ma fuori sta uscendo di nuovo il sole, e io mi precipito verso l’hub internet satellitare per inviare il blog, visto che con le nuvole mi era stato impossibile prima!
Vi invidio e vi abbraccio allo stesso tempo.:)
Buona strada ragazzi!
Andrea seminara (sonny's fan)