Fergus Simpson mi ha fatto sorseggiare parecchio scotch wisky oggi, dalle vasche di fermentazione fino alle botti di invecchiamento, dove carotaggio dopo carotaggio ci ha fatto bagnare il dito nelle sonde per assaggiare il biondo nettare delle highlands scozzesi!
Dopo attenta analisi olfattiva pure l’indovinello su quale whisky fosse invecchiato in botte di cherry o di bourbon ci ha fatto, per arrivare infine alla scelta del nostro whisky personale da imbottigliare ed etichettare. 58 gradi di pura bontà, visto che ai partecipanti al “pioneer tour” della distilleria Glenfiddich è riservato un single malt non tagliato con acqua, come viene invece fatto per i whisky destinati alla grande distribuzione.
Per la prima volta faccio anche una degustazione con vari tipi di alimenti abbinati alla diversa qualità di whisky, dal salmone per quello invecchiato 12 anni al formaggio per quello invecchiato 22, passando per la crème brulè da abbinare agli invecchiati in botti di cherry, e quindi più dolci.
Fortuna che prima di iniziare il tour avevo ingerito un panino, o tutto quell’alcool mi avrebbe debilitato per il resto della vacanza!
Da Dufftown ci spostiamo ad un paesino vicino Stonehaven, dove incontriamo Franco nel suo ristorante italiano costruito 50 anni fa, che oltre ad offrirci la cena ci racconta degli anni passati tra Brindisi ed il Regno Unito, dei suoi figli e delle sue tre mogli, e di come vorrebbe tornare in Italia dove trascorrere la vecchiaia.
Ma si è fatto tardi e la guesthouse ci aspetta, per cui salutiamo il nostro nuovo amico e ci dirigiamo sud, sul mare e sulla strada che ci porterà ad Edimburgo.