Il ciclone del secolo

*E venne il giorno del ciclone.
A dirla tutta, mi aspettavo il finimondo dopo gli avvertimenti letti ieri sul giornale, invece il tempo è si malevolo, ma tutto sommato gestibile con uscite mirate all’aria aperta durante i periodi di quiete.
Quindi oggi io e Veronica decidiamo di visitare Cape Town, suddividendo il percorso in piccole tappe per non farci trovare impreparati alla pioggia e al vento, che sferzano i nostri vestiti con una certa insistenza.

Bo-Kaap, Company’s Garden e Distretto 6


Con una sempre crescente dimestichezza alla guida (a sinistra) troviamo parcheggio nel colorato quartiere di Bo-Kaap e da qui percorriamo a piedi il centro, mentre sulle strade volano arbusti e sacchetti del Kentucky Fried Chicken, un invito solenne a mangiare dal colonnello primo o poi!
Dai Company’s Garden al Distretto 6, estremo simbolo dell’Apartheid e delle politiche discriminatorie che fino a poche decine di anni fa flagellavano il Sudafrica, facciamo ritorno al nostro albergo nel Waterfront (il porto turistico), con l’intenzione di imbarcarci verso Robben Island, l’sola prigione in cui fu incarcerato Mandela.
Sarà che non ci rendiamo pienamente conto del maltempo, o sarà l’ora tarda, fattostà che tutte le attività del porto hanno apposto sui loro ingressi il cartello “closed”.
E non se ne parla nemmeno di prendere la funivia per la Table Mountain, oppure di fare una camminata lungo il Silvermine Trail!
Rimane da vedere solo la casa dei pinguini, la sala da thè della regina Elisabetta o il bazar degli oggetti fatti mano, non so se riuscirò a superare la giornata!

*ho asteriscato il ciclone perchè in effetti si sta trattando di un VERO ciclone! Meglio rimanersene in albergo, tutto sommato nella hall potrebbero dare un bel film della Disney!

 

…Sauvignon, c’est plus facile

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