Empire State Building

15 August 2011
Empire State Building
Apollo Theatre

Apollo Theatre

24 ore di pioggia ininterrotta oggi, fortuna che era l’ultimo giorno a NY perchè se avessimo trovato questo tempo al nostro arrivo sarebbero stati guai!
Si passa continuamente dal freddo umido della superficie al caldo umido del sottosuolo nella metropolitana, che irradia continuamente dalle colonne in ferro tutto il calore assorbito durante il giorno..!
Verso le 21 c’era la bufera, e poichè ancora dovevamo salire sull’Empire State Building decidiamo di concederci quest’ultima attrattiva nonostante i portieri all’ingresso continuassero a dire “no visibility, no visibility”!!
Ma chi se ne frega dicevamo noi, è l’ultima sera ‘sti cavoli se piove!
Entrando nell’Empire sembra di immergersi dentro Rapture, ideogrammi stilizzati sul soffitto, bassorilievi del grattacielo sulle pareti, rame e bronzo dappertutto e per finire voci registrate gracchianti negli ascensori!
Se solo all’ottantesimo piano ci avesse accolto Andrew Ryan allora avrei potuto benissimo finire la vacanza lì, perchè l’esperienza di viaggio non avrebbe più potuto raggiungere tali vertici!
Certo è tutta fantasia questa, eppure quella tromba d’aria e pioggia intorno all’apice dell’Empire con tu al centro e solo i vetri a separarti dai 400 metri che ti separano dal terreno mette i brividi e la pazzia di volerci entrare dentro. E infatti esco su una delle passerelle in metallo e vedo ombrelli e cappelli volare verso l’antenna che un tempo doveva fare da attracco per i dirigibili, sono zuppo d’acqua fin dentro le ossa ma sono allo stesso tempo dentro le nuvole illuminate a giorno dai fari del grattacielo e turbinanti e fredde e taglienti per la pioggia che ti sbattono in faccia! Nell’abisso di tanto in tanto spunta qualche luce proveniente dal terreno, sono più in alto di qualsiasi altro abitante di New York.

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